giovedì 24 maggio 2018

Per rendere omaggio all’arte del maestro Luigi Magni in visita  al Polo Espositivo “Juana Romani”

IL MAESTRO MAURO LUSINI autore della celebre “C’era un ragazzo”



Domenica mattina accompagnato dal Fabio Massimo Caruso è venuto in visita al Polo Espositivo Juana Romani per rendere omaggio al maestro Luigi Magni, Mauro Lusini giovane cantautore toscano salì improvvisamente alla ribalta nel 1966, quando presentò a Gianni Morandi e Franco Migliacci una canzone sulla guerra in Vietnam, cantata in un inglese maccheronico[Migliacci riscrisse il testo in italiano e la intitolò C'era un ragazzo (che come me amava i Beatles e i Rolling Stones). Morandi, in cerca di un rilancio con un repertorio più "impegnato" e maturo, decise di inciderla e la presentò al Festival delle rose di Roma, trasformandola in un successo. La RAI decise di non mandare in onda il brano nelle trasmissioni radiofoniche (in Hit Parade veniva fatta ascoltare la facciata B del disco, Se perdo anche te) e quando Morandi e Lusini ebbero l'opportunità di cantarla insieme in televisione (nel varietà diretto da Vito Molinari ...e sottolineo yè), furono costretti a sostituire le parole "Vietnam" e "Vietcong" con quello che doveva essere un innocuo "ta-ta-ta-ta" ma che venne cantato come il suono di una mitragliata. Il brano fu molto apprezzato da Joan Baez, che lo incluse nel suo repertorio e lo cantò in svariate occasioni, compreso il concerto all'isola di Wight nel 1969. Un altro successo di Lusini fu La mia chitarra, presentata al Cantagiro 1967. Nel 1968 recitò nel musicarello intitolato Il sole è di tutti. Lusini ebbe altre noie con la censura: nel 1970 con il testo del brano Maryanna dilòn dilàn che alludeva alla cannabis («...mi fa girar la testa la Maryanna, la Maryanna»), ma che comunque non fu bloccato dalla radio e telediffusione, e nel 1971 con America primo amore che fu censurato dalla RAI per il suo contenuto ritenuto ancora una volta anti-americano [2].L'anno successivo, il 25 maggio[3], venne trasmesso sul Secondo Canale il film TV Scappo per cantare, diretto da Pompeo De Angelis, che vedeva Lusini tra gli attori .Una cover di Maryanna dilon dilan è poi diventata una canzone in dialetto sassarese ("La Mirinzana") grazie alla riscrittura dei testi ad opera di Tony del Drò, Giommaria Santoni e Lionello Siddi. Il "nuovo" brano è molto popolare tra i sassaresi che a grande maggioranza ignorano che la loro amatissima canzone non è proprio un originale. La sua Questo amore, cantata dai Ricchi e Poveri, partecipò all'Eurovision Song Contest 1978. Dal 1978 al 1982 fu produttore di Nada, per la quale scrisse la musica di Ti stringerò; proprio durante la lavorazione con la cantante toscana, Lusini conosce Fabio Pignatelli e Maurizio Guarini dei Goblin (in quel periodo rimasti orfani di Simonetti e Morante impegnati nei progetti solisti e Marangolo in tour con Pino Daniele) che gli propongono di riformare il gruppo in chiave pop e con brani cantati solo per l'arco di un album. Lusini accetta la scommessa e diventa quindi, per un anno, il cantante dei Goblin formati, per l'occasione, oltre che da Pignatelli e Guarini anche da Marco Rinalduzzi (chitarre) e Derek Wilson (batteria). Insieme realizzano l'album Volo, uscito nel 1982, dove spicca il brano omonimo, fortunata sigla di Discoring. In anni più recenti ha lavorato come musicista in radio, realizzando sigle e stacchi musicali. Nel 2001 ha fondato l'Amarcord, casa di edizioni musicali. Nel 2010 ha collaborato con Carmen Consoli, scrivendo la musica di AAA Cercasi. Una visita inaspettata che è gratificato ancor più il nostro lavoro e la nostra fatica quotidiana mirata alla valorizzazione delle arti in tutte le loro sfaccettature e alla ricerca delle avanguardie che è stata sempre una base fondante della nostra storia. Un grazie va a Fabio Massimo Caruso per la gradita sorpresa. Sempre grazie a questo illustre artista che vive sul territorio il Polo Espostivo è stato oggetto di un servizio sui portali di Rai Arte e Rai Scuola che sta avendo notevole successo. Veramente quando nel 2013 abbiamo iniziato quest’avventura non pensavamo di arrivare a tanto.
Alessandro Filippi

martedì 22 maggio 2018

Il prossimo 9 Giugno alle 21.30 al Polo Espositivo “Juana Romani”



con Erminia Manfredi nel ricordo di Nino e Gigi

Si può parlare di più di un quarantennio per inquadrare in uno spazio temporale la collaborazione tra Nino Manfredi e Luigi Magni. Collaborazione iniziata con i caroselli, consolidatasi poi con Rugantino per poi nel cinema dare vita a personaggi come Cornacchia, Colombo da Priverno giusto per ricordarne alcuni. Ma tra Nino e Gigi oltre alla stima professionale c’era una fraterna amicizia che li rendeva complici anche nel lavoro. Per parlare di questi due straordinari personaggi Sabato 9 Giugno nel quadro della rassegna Notti d’Arte – Notti di Stelle – Notti di Cinema  alle 21.00 sarà presente presso il Polo Espositivo Juana Romani Erminia Manfredi che non sarà certo avara di aneddoti e ricordi. Prevista anche la presenza di Luigi Rocchetti e Maurizio Millenotti che hanno lavorato a In nome del Papa Re film scelto per la serata ( la programmata proiezione di Scipione detto anche l’africano slitta al 21 Luglio). In nome del Papa Re è l’opera di Luigi Magni che ha preso più premi tre David di Donatello, quattro Nastri d’Argento e un Grolla d’Oro. Prima della proiezione la signora Erminia Manfredi presenterà l’attività dell’Associazione Viva la vita onlus di cui è presidente onoraria. Si tratta di una realtà che supporta la ricerca contro la SLA. Ma ricordiamo in breve il rapporto tra Nino Manfredi e Gigi Magni. Si conobbero grazie ai caroselli vere e proprie “chicche”delle storielle che facevano della pubblicità un prodotto d’autore. Nel 1962 fecero insieme in teatro Rugantino con le musiche di Armando Trovajoli testi di Pasquale Festa Campanile – Massimo Franciosa – Luigi Magni e Garinei e Giovannini. Poi nel 1969 la loro prima collaborazione sul grande schermo con “Nell’Anno del Signore”. Il film ancora oggi tra le cento pellicole italiane campioni d’incasso dove Manfredi interpretava Cornacchia il calzolaro finto ignorante che in verità poi era Pasquino a fianco di una straordinaria Claudia Cardinale nel ruolo di Giuditta. Per Cornacchia Nino Manfredi nel 1970 riceve il David di Donatello come migliore attore protagonista. Nel 1976 lo straordinario Santo Soglio dove Nino interpreta il Cardinale Felicetto dei Caprettari finto malato che poi viene eletto Papa, come non ricordare la presenza di Nino negli episodi “Il Cavalluccio Svedese” e il “Superiore” sempre dello stesso anno. Nel 1977 la straordinaria interpretazione di Colombo da Priverno ne In nome del Papa Re che è valso a Nino Manfredi il David di Donatello e il Nastro d’Argento come migliore attore protagonista, dieci anni dopo nel 1987 Secondo Ponzio Pilato che vale a Nino il globo d’oro come migliore attore protagonista, nel 1990 lo straordinario Ciceruacchio ne In nome del Popolo Sovrano per poi arrivare alle ultime due collaborazione ne La Carbonara nel ruolo del Cardinale Rivarola e ne La Notte di Pasquino dove interpreta Pasquino con un meraviglioso Fiorenzo Fiorentini. Vi invitiamo quindi a partecipare a questa serata per vivere un cinema d’autore che ha segnato la storia e che merita di essere ricordato per la grande testimonianza che da oggi alle nuove generazioni.
Alessandro Filippi

domenica 20 maggio 2018

Venerdì 25 Maggio la prima della rassegna  Notti d’Arte – Notti di Stelle – Notti di Cinema con il patrocinio dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello

CON “ TEMPO DI VILLEGGIATURA” AL VIA LA RASSEGNA SU LUIGI MAGNI


Sabato 26 Maggio proiezione del primo lavoro da regista firmato da Luigi Magni “Faustina”

Con “ Tempo di Villeggiatura e Faustina” inizia la rassegna dedicata alle opere di Luigi Magni. I primi due titoli in programma rappresentano gli esordi della sua carriera sia come sceneggiatore che come regista. Dopo il Liceo Luigi Magni si iscrisse all’Università alla facoltà di Lettere,ma abbandonò a pochi esami dalla fine. La conoscenza della lingua inglese gli fece trovare lavoro come controllore del traffico aereo all’aereoporto di Ciampino. Nel 1955 mentre ancora lavorava in aeronautica andava spesso a magiare da Menghi una trattoria simpatica sulla via Flaminia vicino a piazza del Popolo il cui gestore era molto generoso con gli artisti. Una sera trovò Lucia Mirisola seduta vicino a Willy Antuono un suo amico italo americano con cui aveva fatto il centro sperimentale. Dopo una presentazione non troppo simpatica parlarono per tutta la sera. Magni rimase colpito dal desiderio di quella ragazza che voleva lavorare nel cinema. Il suo stesso desiderio. Dopo quella sera si incontrarono altre volte. Lucia viveva in Via Capo d’Africa, in una stanza in cui aveva vissuto un carabiniere che aveva dimenticato un libricino con tutte le sue lettere d’amore. Un giorno Lucia disse: “ E’ sciocco pagare due affitti andiamo a vivere insieme” e così fecero. Andarono a vivere in una casa di Via del Corso di proprietà della famiglia Incagliati che affittava le camere ammobiliate.  In una di queste stanze viveva Pino Lancetti che poi sarà conosciuto come il sarto pittore. Il 16 Agosto 1956 dopo quattro mesi di convivenza si sposarono in comune a Roma. All’epoca c’era un amministrazione democristiana ma Gigi volle un consigliere comunista. Il 26 Agosto 1984 si sposarono in chiesa a Venezia. Nel 2006 per il loro cinquantesimo di matrimonio l’allora sindaco di Roma Walter Veltroni ha voluto una cerimonia in loro onore in campidoglio dove li ha risposati. Dono di nozze una litografia del settecento rappresentante Castel S. Angelo. Lucia Mirisola appena diplomata ha iniziato subito a lavorare con Gillo Pontecorvo facendo l’assistente di Pietro Berardi, lo stesso che poi la richiamò per farsi aiutare ne “La Dolce Vita” di Fellini. Poi con Zeffirelli e Paolo Poli. La collaborazione con il marito, inizia con i caroselli e poi una volta che Magni scelse l’attività di regista fu naturale che lo seguisse sul set. L’incontro di Luigi Magni con il cinema, avvenne per caso. Viveva a metà degli anni cinquanta in una camera ammobiliata dietro Piazzale Flaminio in via degli Scialoja. Nella stessa casa viveva Willy Antuono un ragazzo italo americano venuto in Italia per lavorare nel cinema. In quel periodo Willy stava lavorando ad un soggetto per Antonio Racioppi un regista diplomato al centro sperimentale e chiese a Magni di aiutarlo. Luigi Zampa che era il supervisore alla regia, trovò la storia carina ma per ilcopione, occorrevano sceneggiatori professionisti e chiamò Age e Scarpelli. Il film era Tempo di Villeggiatura e i protagonisti furono Vittorio De Sica – Giovanna Ralli e Nino Manfredi. Per magni fu un inizio fortunato, aveva già conosciuto Age e Scarpelli ai tempi che collaborava con il Marc’ Aurelio ma mai aveva pesato di lavorare con loro. Cominciava a fare il “negro” quello che scriveva e non firmava, ma era giusto così. C’era l’autore proprietario della bottega e il ragazzotto che imparava un mestiereMagni, prima di iniziare la sua attività di regista è stato uno sceneggiatore ha scritto per registi famosi come Mauro Bolognini, Camillo Mastrocinque, Giorgio Bianchi tra queste collaborazioni troviamo anche la prima stesura di Totò, Peppino e la dolce vita. Lavoro a sei mani con Fabrizio Serani e Achille Campanile ma poi il progetto saltò e il film lo fece Sergio Corbucci con altri sceneggiatori. Ne le “voci bianche” oltre ad essere sceneggiatore fu anche attore interpretando un nobile del settecento. Si sentiva un imbecille voleva smettere dopo la prima scena ma Festa Campanile e Franciosa furono inflessibili. Ne la Mandragola scrisse una scena un po’ folle che nel testo di Macchiavelli non esiste. In un primo momento questa scena non venne montata  ma poi fu inserita. Si tratta di un frammento girato di nascosto dell’arcivescovo. Mentre il produttore intratteneva l’alto prelato in Arcivescovado all’interno del cimitero si girava questa scena con un Totò quasi cieco che parlava con le mummie. Magni ebbe modo di conoscere Totò personalmente tramite suo genero Gianni Buffardi che aveva prodotto Faustina il suo primo film da regista. Andò qualche volta a casa sua, De Curtis era molto cerimonioso offriva subito un bicchiere di vino e faceva accomodare. Era condizionato dal suo essere principe si sentiva in dovere di essere gentile con tutti, al contrario di Magni che aveva modi rozzi da popolano due mondi diversi. Nel 1968 il maestro scrisse con Rodolfo Sonego “la ragazza con la pistola”. Il film fu candidato all’Oscar per la migliore sceneggiatura cosa che Magni apprese dai giornali e sicuramente anche Sonego ne era all’oscuro. La carriera di Magni incontra i caroselli. Fu un caso fortuito quello. Age e Scarpelli oltre che per il cinema lavoravano anche per i caroselli. Non potendo far fronte alle eccessive richieste gli chiesero insieme ad altri di scrivere i testi. Il compenso non era alto ma andava bene lo stesso. Gli davano il “codino” e poi iniziavano la storia. Ma ben presto Magni rimase solo a lavorare ai caroselli perché il suo collaboratore redattore de “L’Avanti” a causa dei troppi impegni dovette lasciare. Luigi Magni prima di essere un regista di cinema e di televisione poi, è stato un autore di teatro. La prima opera che ha scritto è stato RUGANTINO. Nato come un film alla cui stesura avevano collaborato Pasquale  Festa Campanile e Massimo Franciosa che poi sarebbero stati i registi. Il film per qualche oscuro motivo saltò e il produttore vendette il copione a Garinei e Giovannini che si appropriano della paternità dell’opera. Gli autori dello spettacolo portato in scena per la prima volta nel 1962 risultano essere loro insieme a Campanile e Franciosa ma questi non avevano la minima idea di chi fosse l’antica maschera romana. Magni compare solo come collaboratore artistico. Dicevano che cinque autori per una commedia musicale erano troppi ed esclusero proprio lui. Magni provò a replicare ma non ci fu nulla da fare. Ma era il pedaggio che dovevano pagare i giovani apprendisti, questo gli permise di approdare al teatro e scrivere lavori come “il giorno della tartaruga” con Renato Rascel, Ciao Rudy con Marcello Mastroianni e Viola Violino e Viola d’Amore con Enrico Maria Salerno e le Kessler, poi arriveranno I Sette Re di Roma e Gaetanaccio. Pochi anni dopo Rugantino divenne un film ma Magni si tolse dai titoli perché non condivideva Celentano protagonista. Però il lavoro di sceneggiatore a quattro o a sei mani iniziava a stargli stretto. Molto spesso quando andava a vedere il film non lo riconosceva, questo fece scaturire in lui l’idea di iniziare a lavorare come regista. Un giorno per strada Magni incontra Gianni Buffardi, un grande giocatore di poker che si faceva il mercante d’arte con la passione per il cinema. Buffardi chiese a Magni se aveva un soggetto carino e lui propose Faustina. In poco tempo venne messa su una produzione ed iniziarono le riprese. Finito il film il montaggio si fece nella cucina del produttore. Un giorno Buffardi che non aveva più una lira fece allontanare Magni e l’altra montatrice per un’ora. Alle rimostranze di questi disse: Lo volete finì  o no il film?. Dopo un’ora aveva i soldi. Faustina nasce nel 1968 nel periodo in cui le donne cominciavano a ribellarsi. Per il ruolo della protagonista Magni scelse Vonetta McGee una ragazza afroamericana impegnata nel movimento americano che lottava contro la discriminazione razziale e per l’emancipazione dei neri. Il film venne girato ai mercati tranianei, un privilegio. Oggi sarebbe impossibile. Lucia fece una ricerca sui baraccati dell’Acquedotto Felice e volle dare un’idea più allegra e poetica della loro condizione. Vennero realizzate baracche con le porte colorate e i gerani alle finestre. Enzo Cerusico l’amante di Faustina era la caricatura di un personaggio che allora andava molto di moda, lo yacht man.
Alessandro Filippi






domenica 13 maggio 2018

E’ venuto a mancare Mercoledì  9 Maggio nella sua abitazione a Cisterna di Latina, vincitore di numerose edizioni del Premio di Pittura La Scaletta e del Premio Nazionale Pallade Veliterna

IN MORTE DEL MAESTRO MARIO SPIGARIOL

socio del Circolo Artistico La Pallade Veliterna  - direttore artistico del Gruppo Artistico La Mimosa

Dopo una malattia che aveva determinato il suo ritiro a vita privata, Mercoledì 9 Maggio nella sua abitazione a Cisterna di Latina all’età di 72 anni si è spento il maestro Mario Spigariol anima dell’arte pontina artista sensibile e raffinato. Era nato Biancade (TV) il 10 aprile 1946 da padre veneto e madre cisternese. Da giovane con la famiglia si trasferisce a Cisterna dove dopo le scuole medie sotto la guida di importanti maestri,inizia l’attività di ceramista completandola con dei corsi e studi sussidiari. E’stato responsabile artistico di una importante azienda ceramica di interesse internazionale. Il suo talento poi lo trasferisce nella pittura. Ha esposto in Italia e all’Estero ottenendo ovunque numerosi succcessi di critica e di pubblico. Socio del Circolo Artistico La Pallade Veliterna fin dalla sua fondazione avvenuta nel 1985. Con il presidente Gualtieri ha partecipato a numerose edizioni del Premio di Pittura La Scaletta e del Premio Nazionale Pallade Veliterna vincendone anche un considerevole numero.  Nel 1981 insieme con Patrizio Veronese ha fondato il gruppo artistico La Mimosa di Cisterna ed è stato responsabile artistico della galleria di Palazzo Caetani. Fin dal 2013 ha creduto nel progetto del Polo Espositivo Juana Romani lasciando in esposizione permanente sei sue opere che adesso in suo ricordo sono esposte insieme con quell’amico Patrizio nell’androne principale della struttura. E’ stato il promotore di numerosi gemellaggi artistici con gruppi nazionali e internazionali, ricordiamo quello con la Società delle Belle Arti di Verona che grazie al suo apporto e di quello di Patrizio Veronese oggi è uno dei gruppi che espone in permanenza a Velletri. La sua è stata una carriera artistica densa di soddisfazioni e di riconoscimenti l’ultimo il Premio Cisterna. Ci mancherà Mario,mancheranno i suoi consigli e i suoi imput sempre per una crescita migliore. Era un innamorato dell’arte e del colore i vuoi volti e i suoi fiori sono oggi il più bel ricordo della sua sensibilità. Ciao Mario amico mio grazie di tutto, sarai sempre con noi!!!
Alessandro Filippi

sabato 12 maggio 2018

Partecipazione

Il presidente unitamente agli artisti tutti partecipa al lutto che ha colpito la famiglia Spigariol e il gruppo artistico La Mimosa per la perdita del maestro MARIO
vincitore di numerose edizioni del Premio di pittura La Scaletta e del Premio Nazionale Pallade Veliterna.

Programma rassegna

SOTTO IL PATROCINIO
DELL' ACCADEMIA DEL CINEMA ITALIANO
PREMI DAVID DI DONATELLO

NOTTI D’ARTE – NOTTI DI STELLE – NOTTI DI CINEMA

Rassegna “Luigi Magni  sceneggiatore – regista – autore”

OMAGGIO AL GRANDE MAESTRO ROMANO E A SUA MOGLIE LUCIA MIRISOLA

premiati con  cinque  David di Donatello

a cura del Circolo Artistico La Pallade Veliterna con l’Associazione Luigi e Lucia Magni

PROGRAMMA
dal 25 Maggio al 6 ottobre 2018

24 Maggio 2018

Ore 19.30 presentazione della rassegna con un ricordo di Gigi Magni con la voce di Francesca Trenta

25 Maggio 2018

Ore 20.30 visita guidata alla mostra delle statue di scena dei film di Luigi Magni concesse in permanenza dalla famiglia De Angelis
Ore 21.00 ricordo di Gigi e Lucia Magni
Ore 21.30 proiezione di “Tempo di Villeggiatura”1956 regia di Antonio Racioppi primo soggetto di Luigi Magni scritto con Willy Antuono – Antonio Racioppi – Luigi Zampa – sceneggiatura di Age&Scarpelli interpreti Vittorio De Sica – Giovanna Ralli – Maurizio Arena – Nino Manfredi

26 Maggio 2018
Ore 21.00 ingresso del pubblico
Ore 21.30 proiezione di “ Faustina” (1968) soggetto e sceneggiatura Luigi Magni; fotografia Roberto Gherardi, montaggio Anna Popoli scenografia e costumi Lucia Mirisola musiche Armando Trovajoli interpreti Enzo Cerusico – Vonetta Mcgee Renzo Montagnani

1 Giugno 2018

Ore 21.00 ingresso del pubblico
Ore 21.30 La Cambiale regia di Camillo Mastrocinque (1959) sceneggiatura Vittorio Metz , Giulio Scarnici, Renzo Tarabusi, Federico Zardi, Roberto Gianvitti, Luigi Magni; Interpreti Vittorio Gassaman Sylva Koscina, Erminio Macario, Ugo Tognazzi, Totò

2 Giugno 2018

Ore 21.00 introduzione storica al film
Ore 21.30 proiezione de “Nell’Anno del Signore” Regia di Luigi Magni (1969) ancora tra le cento pellicole italiane campioni d’incasso premiato con un David di Donatello a Nino Manfredi migliore attore protagonista. Soggetto e Sceneggiatura Luigi Magni, montaggio Ruggero  Mastroianni; scenografia Carlo Egidi, costumi Lucia Mirisola musiche Armando Trovajoli. Interpreti Nino Manfredi – Claudia Cardinale – Enrico Maria Salerno – Robert Houssein –Renaud Verly – Alberto Sordi – Ugo Tognazzi.

 8 Giugno 2018

ore 21.30 Il Corazziere regia di Camillo Mastrocinque (1960) sceneggiatura Alessandro Continenza, Dino Verde, Luigi Magni, Manlio Scarpelli. Interpreti Renato Rascel Tino Buazzelli, Claudia Mori

9 Giugno 2018

Ore 21.00 introduzione storica al film attraverso la proiezione di un intervista allo stesso regista e a sua moglie Lucia Mirisola
Ore 21.30 proiezione di Scipione detto anche l’Africano (1970) Regia di Luigi Magni sceneggiatura e soggetto Luigi Magni montaggio Ruggero Mastroianni, scenografa e costumista Lucia Mirisola musiche Severino Gazzelloni. Interpreti Marcello e Ruggero Mastroianni – Vittorio Gassman – Silvana Mangano

15 Giugno 2018

 Ore 21.30 Gli attendenti regia di Giorgio Bianchi (1961) sceneggiatura Luigi Magni e Stefano Strucchi interpreti Gino Cervi Vittorio De Sica, Dorian Gray, Renato Rascel

16 Giugno 2018

Ore 21.00 introduzione storica al film
Ore 21.30  La Tosca (1973)  Regia di Luigi Magni soggetto e sceneggiatura Luigi Magni, musiche Armando Trovajoli scenografia e costumi Lucia Mirisola. Interpreti Aldo Fabrizi – Vittorio Gassman – Gigi Proietti – Monica Vitti.

22 Giugno 2018

Ore 21.30 Il mio amico Benito (1963) regia di Giorgio Bianchi sceneggiatura di Oreste Biancoli – Luigi Magni – Stefano Strucchi; interpreti Riccardo Billi, Mario Carotenuto, Peppino De Filippo , Luigi De Filippo

23 Giugno 2018

0re 21.30 La Via dei Babbuini (1974) soggetto e sceneggiatura Luigi Magni – regia di Luigi Magni, scenografia e costumi di Lucia Mirisola- musiche Armando Trovajoli. Interpreti Catherine Spaak  - Pippo Franco

28 Giugno 2018

Ore 21.30 Un Tentativo sentimentale Regia di Pasquale Festa Campanile (1963) Sceneggiatura Elio Bartolini, Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa Luigi Magni. Interpreti Francoise Prèvost . Jean Marc

29 Giugno 2018

Signore e Signori Buonanotte (1977) episodio Il Santo Soglio regia di Luigi Magni soggetto e sceneggiatura di Luigi Magni scenografia e costumi Lucia Mirisola. Interpreti Nino Manfredi – Mario Scaccia

6 Luglio 2018

Ore 21.30 In  Italia si chiama amore (1963) regia di Virgilio Sabel sceneggiatura di Pasquale Festa Campanile Massimo Franciosa Luigi Magni, Virgilio Sabel, Jolanda Benvenuto

7 Luglio 2018

Ore 21.30 Basta che non si sappia in giro episodio Il Superiore (1976) regia di Luigi Magni interpreti Nino Manfredi e Lino Banfi

13 Luglio 2018

Ore 21.30 Le Voci Bianche (1964) regia di Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa. Soggetto e Sceneggiatura di Luigi Magni  Pasquale Festa Campanile Massimo Franciosa interpreti Luigi Magni – Paolo Ferrari – Sandra Milo

14 Luglio 2018

Ore 21.30 Quelle strane occasioni episodio Il Cavalluccio Svedese (1976) regia di Luigi Magni interprete Nino Manfredi

20 Luglio 2018

Ore 21.30 Tre Notti d’Amore (1964) Regia di Franco Rossi soggetto e sceneggiatura Massimo Franciosa e Luigi Magni interpreti Catherine Spaak Enrico Maria Salerno Diletta D’Andrea

21 Luglio 2018

Ore 21.30 In nome del Papa Re premiato con tre david di donatello – quattro nastri d’argento e una grolla d’oro. Soggetto e sceneggiatura di Luigi Magni Regia di Luigi Magni interpreti Nino Manfredi – Carlo Bagno – Salvo Randone – Carmen Scarpitta

27 Luglio 2018

Ore 21.30 Le Bambole (1964) regia di Franco Rossi soggetto e sceneggiatura di Luigi Magni – Rodolfo Sonego. Interpreti Monica Vitti – Orazio Orlando

28 Luglio 2018

Ore 21.30 Arrivano i Bersaglieri (1980) soggetto e sceneggiatura di Luigi Magni Regia di Luigi Magni scenografia e costumi di Lucia Mirisola interpreti Pippo Franco – Ugo Tognazzi – Giovanna Ralli

3 Agosto 2018

Ore 21.30 State Buoni se potete (1983) candidatura al David di Donatello per i costumi di Lucia Mirisola. Soggetto e sceneggiatura di Luigi Magni – Regia di Luigi Magni. Scenografia e costumi di Lucia Mirisola. Interpreti Jonny Dorelli – Angelo Branduardi

4 Agosto 2018

Ore 21.30 0 Re (1988) premiato con un David di Donatello miglior film Nastro d’Argento migliori costumi a Lucia Mirisola Globo d’oro miglior attore a Giancarlo Giannini Nastro d’Argento miglior attore non protagonista Carlo Croccolo. Soggetto e Sceneggiatura Luigi Magni – Regia Luigi Magni – Scenografia e costumi Lucia Mirisola. Interpreti Giancarlo Giannini Ornella Muti Carlo Croccolo

10 Agosto 2018

Ore 21.30 Celestina PR (1965) regia di Carlo Lizzani sceneggiatura Massimo Franciosa, Carlo Lizzani, Luigi Magni

11 Agosto 2018

0re 21.30 In nome del Popolo Sovrano (1990) premiato con il David di Donatello Migliori costumi a Lucia Mirisola. Soggetto e Sceneggiatura Luigi Magni Regia Luigi Magni musiche Nicola Piovani, scenografia e costumi Lucia Mirisola. Interpreti Alberto Sordi – Elena Sofia Ricci – Massimo Wertmuller

17 Agosto 2018

Ore 21.30 Madamigella di Maupin (1965)  regia di Mauro Bolognini sceneggiatura Luigi Magni interpreti Robert Hossin Ottavia Piccolo Catherine Spaack

18 Agosto 2018

Ore 21.30  Nemici d’ Infanzia (1995) premiato con il David di Donatello migliore sceneggiatura. Regia di Luigi Magni soggetto e sceneggiatura Luigi Magni scenografia e costumi Lucia Mirisola

24 Agosto 2018

0re 21.30  La Madragola (1965) Regia di Alberto Lattuada sceneggiatura Alberto Lattuada Luigi Magni dall’opera omonima di Macchiavelli. Interpreti Rosanna Schiaffino Totò.

25 Agosto 2018

Ore 21.30 La Carbonara (2000) soggetto e sceneggiatura Luigi Magni  Regia Luigi Magni scenografia e costumi Lucia Mirisola interpreti Lucrezia Lante della Rovere – Pierfrancesco Favino – Claudio Amendola – Nino Manfredi (ultimo film per il Cinema di Magni)

7 Settembre 2018

Ore 21.30 La Ragazza con la pistola (1968) Regia di Mario Monicelli sceneggiatura di Luigi Magni e Rodolfo Sonego interpreti Monica Vitti – Carlo Giuffrè

8 Settembre 2018

0re 21.30  Secondo Ponzio Pilato (1987) soggetto e sceneggiatura Luigi Magni Regia di Luigi Magni. Scenografia e costumi Lucia Mirisola interpreti Nino Manfredi – Stefania Sandrelli –  Lando Buzzanca

14 Settembre 2018

Ore 21.30 Per Grazia Ricevuta (1971)  regia di Nino Manfredi sceneggiatura Leo Benvenuti, Piero De Bernardi, Luigi Magni Interpreti Nino Manfredi Mariangela Melato

15 Settembre 2018

0re 21.30 La Notte di Pasquino (2003) soggetto e sceneggiatura Luigi Magni Regia Luigi Magni  scenografia e costumi Lucia Mirisola. Interpreti Nino Manfredi Fiorenzo Fiorentini

21 Settembre 2018

0re 21.30 Il Generale (1987) soggetto e sceneggiatura di Luigi Magni Regia di Luigi Magni scenografia e costumi Lucia Mirisola interpreti Franco Nero Kim Rossi Stuart

22 Settembre 2018

Ore 21.30 I 7 Re di Roma commedia musicale di Luigi Magni  (1989) protagonista Gigi Proietti

28 Settembre 2018

Ore 21.30 Gaetanaccio (1978) commedia musicale di Luigi Magni protagonista Luigi Magni

29 Settembre 2018

Ore 21.30 Rugantino (1962) commedia musicale di Massimo Franciosa – Pasquale Festa Campanile – Garinei e Giovannini con la collaborazione artistica di Luigi Magni

5 Ottobre 2018

Ore 21.30  Ciao Rudy (1965) commedia musicale di Luigi Magni scene e costumi Giulio Coltellacci

6 Ottobre 2018

Ore 21.30 La Santa sulla scopa (1986) commedia musicale di Luigi Magni scene e costumi Lucia Mirisola

martedì 8 maggio 2018

Notti d’arte – Notti di Stelle – Notti di cinema

CON IL PATROCINIO DEL PREMIO DAVID DI DONATELLO
NEL RICORDO DI GIGI E LUCIA MAGNI

Dal 25 Maggio al 6 ottobre 2018. Ogni venerdì e sabato sera presso il Polo Espositivo Juana Romani verranno proiettate con inizio alle ore 21.30 le opere del grande autore e regista romano. Si partirà con quelle di cui è stato sceneggiatore per arrivare alla Notte di Pasquino il suo ultimo lavoro uscito nel 2003. Una carriera durata quarant’anni che ha portato Gigi Magni e sua moglie Lucia Mirisola a vincere ben cinque David di Donatello. Per Gigi il primo nel 1978 come migliore sceneggiatura per In Nome del Papa Re, il secondo nel 1995 come migliore sceneggiatura con Carla Vistarini per Nemici d’Infanzia e il terzo nel 2008 alla carriera per festeggiare i suoi 80 anni e i 40 della sua attività da regista. Per Lucia Mirisola il primo nel 1989 miglior film per “O Re” e il secondo nel 1991 per i costumi de In nome del Popolo Sovrano e una candidatura nel 1983 per i costumi di State Buoni se potete. A dieci anni dal David speciale per Luigi Magni, abbiamo chiesto all’Accademia del Cinema Italiano – Premio David di Donatello di patrocinare l’iniziativa richiesta che è stata accolta dalla presidente la Dr.ssa De Tassis. Questo impreziosisce ancora di più il valore della rassegna che vuole presentare un percorso nella carriera prima di sceneggiatore e poi di regista di Luigi Magni e permettere ai tanti di apprezzare invece il lavoro di scenografa e costumista di Lucia Mirisola che oltre ai due David gli ha portato tre Nastri d’Argento premi esposti al Polo Espositivo Juana Romani grazie alla collaborazione del Circolo Artistico La Pallade Veliterna con l’Associazione Luigi e Lucia Magni ed in particolare con il suo presidente Avvocato Leila Benhar e il suo segretario Massimo Castellani. Questo patrocinio da una spinta e un grande valore ad un progetto nato dalla passione di chi scrive per il cinema di Magni che sta portando risultati inaspettati risvegliando se mai c’è ne fosse stato bisogno l’interesse su questo grande uomo che della cultura e della storia ha fatto la ragione della sua vita. Per la città di Velletri ed in particolare per il Circolo Artistico La Pallade Veliterna è motivo di orgoglio poter promuovere tra la cittadinanza di Velletri e del territorio dei castelli romani la conoscenza dell’opera di Magni risvegliando così un senso di appartenenza attraverso quei momenti storici che abbiamo vissuto di riflesso anche noi. Velletri e il territorio stando sulla Via Appia erano gli ultimi centri abitati prima della palude pontina e poi del Regno di Napoli. Per questo non smetteremo mai di ringraziare per prima la signora Mirisola che nello scorso Settembre ha approvato la prima parte di questo progetto legato all’esperienza di vignettista di suo marito e poi l’avvocato Leila Benhar e Massimo Castellani per aver accettato di proseguirlo con noi. Importante in questa seconda parte che porterà alla nascita della mostra permanente a Velletri la collaborazione della famiglia Magni.  Ma cos’è il premio David di Donatello? Lo scopriamo attraverso uno scritto di Gianluigi Rondi che ne è stato presidente per lunghissimi anni e pubblicato sul sito istituzionale dell’Accademia del Cinema Italiano che tutt’ora lo organizza: “Ai tanti, nel cinema italiano e anche nel cinema straniero, che sono stati vicini al David in tutti questi anni farà probabilmente piacere conoscere la sua storia, da considerarsi iniziata quasi mezzo secolo fa, nel 1950, quando a Roma venne fondato l'Open Gate Club. Il suo simbolo era una porta che si apriva: per accogliere i tempi nuovi e tutti quelli, soprattutto stranieri, che, chiusa la parentesi buia della guerra, tornavano a darsi Roma come meta privilegiata, soprattutto dal punto di vista culturale. In questa ottica, nell'ambito dell'Open Gate, sorgeva nel 1953 il Comitato per l'Arte e la Cultura, affiancato, nel 1954, dal Circolo Internazionale del Cinema dato il rilievo sempre maggiore che in quei primi anni Cinquanta veniva appunto assumendo il cinema. Un rilievo tale che l'anno dopo, nel 1955, il Circolo del Cinema, assunta la nuova denominazione di Club Internazionale del Cinema, istituiva con l'Open Gate, anche con la mia partecipazione e sotto la guida illuminata di Italo Gemini, presidente dell'Agis, i Premi David di Donatello, destinati alla migliore produzione cinematografica italiana e straniera: con gli stessi criteri dei Premi Oscar a Hollywood ma dandosi come riferimento la ben più prestigiosa statua del David scolpita a Firenze da Donatello, riprodotta in oro da Bulgari.  Con quei criteri, l'anno dopo, venivano assegnati per la prima volta i Premi David: a Roma, al cinema Fiamma, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Per spostarli già nel 1957 a Taormina, nel Teatro Greco, d'intesa con l'Ente Provinciale per il Turismo di Messina. Nel 1958 l'Agis e l'Anica ne diventavano, con atto notarile, gli Enti Promotori e decidevano di associare l'Ente David, per le sue premiazioni a Taormina, alla Rassegna Internazionale Cinematografica di Messina, rendendolo, nel 1963, autonomo dall'Open Gate da cui aveva preso le mosse.  Alla presidenza, fino al 1977, si alternarono prima Italo Gemini, come presidente dell'Agis, poi Eitel Monaco, come presidente dell'Anica, coadiuvati per anni con generosa intelligenza dalla Segretaria Generale Elena Valenzano. Si alternarono anche le sedi delle premiazioni, dopo Taormina - prima con la Rassegna poi con il Festival delle Nazioni -, due volte a Firenze, quindi, dal 1981 a Roma, in stretta collaborazione con il Comune. Mentre via via, ai David destinati alle tradizionali categorie cinematografiche, se ne aggiungevano altri: l'Europeo (dal 1973 al 1983) d'intesa con la Comunità Europea, per il cinema che rispecchiava i più tipici valori europei; il Visconti (dal 1976 al 1995) per ricordare Luchino Visconti e onorare gli autori più significativi del cinema mondiale; il René Clair (dal 1982 al 1987) per dare rilievo, anche con un festival competitivo a Roma, ai film dei più seri registi europei; il Cristaldi (nel 1993 e nel 1994) per carriere di prestigio. Il 18 luglio del 2007 il David, per analogia con tutte le altre Accademie cinematografiche in Europa e nel mondo, è diventato Accademia del Cinema Italiano con delibera del Consiglio Direttivo. Nella stessa data sono stati inseriti nello Statuto i Premi Vittorio De Sica per il Cinema e le altre arti istituiti nel 1975.” Il polo espositivo Juana Romani con queste iniziative sta crescendo notevolmente di recente è stato anche oggetto di attenzione dei portali Rai arte e Rai scuola dove si trova pubblicato un video e un articolo che stà riscuotendo notevole successo sembra che abbia già superato le 1000 visualizzazioni. A conclusione di questa nota stampa mi corre l’obbligo ringraziare chi ha creduto fin dal principio in tutto il progetto che ha fatto nascere il Polo Espositivo il Dr. Eugenio Dibennardo, l’Architetto Roberta Ciocchetti, gli amici Paolo Pace – Stefano Ortolani – Paolo Santapace – Daniele Pietrella – Adele Bianco – Daria Colasanti – Guido Giani. Un grazie lo debbo alle mie amiche e consigliere comunali Sabina Ponzo e Romina Trenta che hanno sempre combattuto e difeso la struttura e il progetto agli assessori Orlando Pocci – Marcello Pontecorvi e Luca Masi ed in particolare al sindaco di Velletri Fausto Servadio. Nel 2013 quando tutto è iniziato non pensavamo proprio di arrivare a tanto.
Alessandro Filippi

















venerdì 4 maggio 2018

sculture da Oscar al Polo Espositivo Juana Romani

LA FAMIGLIA DE ANGELIS IN ESPOSIZIONE PERMANENTE A VELLETRI IN RICORDO DI GIGI E LUCIA MAGNI

La Famiglia De Angelis, scultori per il cinema da tre generazioni in ricordo di Gigi e Lucia Magni ha lasciato in esposizione permanente presso il Polo Espositivo Juana Romani di Velletri quattro sculture di scena utilizzate per altrettante opere del grande autore – regista romano. Si tratta della statua di Pasquino usata per Nell’Anno del Signore. Le scene con al centro la celebre statua parlante romana furono girate a Piazza Capizucchi nel cuore del rione campitelli e non a Piazza Pasquino e quindi si rese necessaria una ricostruzione fedele curata dallo scenografo Carlo Egidi. Una testa romana femminile posta accanto al camino dello studio del pittore Cavaradossi interpretato da Gigi Proietti ne La Tosca, una delle due statue che sorreggevano il camino della stanza del Cardinale Colombo da Priverno ne In nome del Papa Re e la Madonna usata per la ricostruzione di una cona ne La Carbonara ultimo film per il grande schermo firmato da Magni. Questi importanti “pezzi” verranno inseriti nel percorso permanente in via di allestimento dedicato alla carriera dei Magni. Ma qual è la storia della famiglia De Angelis: Il laboratorio di Adriano De Angelis a prima vista sembrerebbe l’antro di un rigattiere, in realtà è un sacrario. Due enormi stanzoni zeppe di statue in vetroresina, suppellettili, lampadari, oggetti che fanno la storia del cinema. Molti di loro realizzati su commissione e poi riciclati. «Siamo una famiglia di scultori. Mio nonno Angelo avviò la professione nel 1919 in via Angelo Emo a Prati. Poi mio padre Renato ha proseguito e siccome a Prati nun ce se entrava più è venuto qua a Cinecittà. Era il 42 e all’epoca questo tipo di lavoro andava di moda». L’investitura di Adriano merita di essere ricordata: «Nel ’76 papà mi dice: Ho deciso che da domani tocca a te. Lui s’è ritirato e io so’ subentrato. Tra un po’ farò così pure con i miei figli. Sono nato nel 1937 come Cinecittà ma io so’ di novembre e sono più giovane di sei mesi». Di attori, registi e quant’altro ne ha visti passare a bizzeffe nel suo studio dove ci sono anche opere acquistate oppure ricevute in regalo. «Siamo diventati anche collezionisti. Ho pure una copia del Poseidone donata dalla regina Federica di Grecia». Sacro e profano convivono allegramente. Davanti alla porta d’ingresso una deliziosa ballerina decò sembra sfiorare una Madonna con Bambino di michelangiolesca memoria. «La Madonna è stata usata recentemente in "Monuments Men" con George Clooney. La ballerina invece fu fatta per "Salon Kitty" di Tinto Brass. Stava in una casa di tolleranza. Per me la Madonna combatte la ballerina scandalosa». Poco più là un’altra madonnella da edicola a mezzo busto con il manto azzurro. «Quella lì era in una delle scene finali de "La Carbonara" di Luigi Magni» spiega Adriano commosso. «Gigi era amico mio, aveva un grande amore per Roma e per questo posto» dice il Maestro accarezzando una testa calva con gli occhi che sembrano truccati con il kajal. «Se la ricorda? Cleopatra, alias Elizabeth Taylor, le dipingeva gli occhi» A proposito l’ha vista la Liz? «Macché, io stavo sempre là vicino al set ma la diva aveva probito di far avvicinare chicchessia». L’entrata di Cleopatra a Roma è stata girata lì vicino. «L’ha fatte mio padre le due grosse statue di guerrieri al centro della spina». Dove sono ora? «Be’ so state distrutte dopo il film. Nun se potevano trasportà». Restano invece tante statue di dinità egizie sfruttate in tutte le salse. E che c’è rimasto di Ben Hur? «Statue romane, bassorilievi. Ce n’è uno qua fuori. Sta dietro a quello di "Quo vadis"». Velletri adesso può vantare di avere delle sculture che hanno fatto la storia ed essere fiera che una pagina di storia del cinema di straordinaria importanza quella delle maestranze sia fruibile all’intera comunità cittadina, grazie ad un lungo lavoro di cucitura di rapporti e relazioni portato avanti dal Circolo Artistico La Pallade Veliterna  che ha portato a questi risultati facendo crescere notevolmente il livello dell’offerta culturale della città.
Alessandro Filippi






giovedì 3 maggio 2018

25 Maggio al 6 Ottobre nel quadro della rassegna Notti d’arte – Notti di Stelle – Notti di Cinema  giunta alla terza edizione una rassegna sulla carriera da sceneggiatore – regista e autore del maestro Luigi Magni posta sotto il patrocinio dell’Accademia del Cinema Italiano Ente Premio David di Donatello

CON IL PATROCINIO DEL PREMIO DAVID DI DONATELLO NEL RICORDO DI LUIGI MAGNI

continuano le iniziative in ricordo del grande maestro romano tre volte David di Donatello e di sua moglie Lucia Mirisola due volte David di Donatello in questo 2018 anno in cui avrebbero compiuto 90 anni essendo nati entrambi nel 1928.



Proseguono le iniziative curate dal Circolo Artistico La Pallade Veliterna in collaborazione con l’Associazione Luigi e Lucia Magni presieduta dall’Avvocato Leila Benhar di cui è segretario Massimo Castellani primo aiuto  di Magni nel primo lavoro firmato da regista Faustina. Queste iniziative sono inquadrate in un progetto iniziato lo scorso Settembre in occasione del V Velletri Wine Festival “Nicola Ferri” con il tributo al maestro Gigi Magni attraverso quella che è stata la sua prima esperienza artistica il vignettista satirico. In questa occasione è stato istituito il PREMIO NAZIONALE LUIGI MAGNI per la grafica, in occasione della festa delle camelie sono partite le iniziative per ricordare il 90 compleanno del maestro e quello di sua moglie Lucia che sarebbero stati il 21 Marzo per Gigi e il 1 Settembre per Lucia. Un programma annuale che ha visto la mostra Gigi Magni filmografia di un regista con l’esposizione di alcuni costumi autentici dei film concessi dalla Tirelli Costumi e dalla Costume d’Arte Peruzzi e quelli dell’adattamento teatrale de Nell’Anno del Signore della compagnia epica di Roma nonché statue e oggetti di scena concessi dalla Cinears della famiglia De Angelis e dalla stessa Associazione Magni nonché da Mauro Magni e dall’attore Valerio Mastandrea. In questa occasione è stato intitolato al maestro un viale della Villa Ginnetti dove sono piantate cinque camelie una dedicata a Lucia Mirisola, una a Nino Manfredi, una a Carlo Bagno, una Vittorio Gassman e una ad Ugo Tognazzi rispettivamente interpreti di Colombo da Priverno in “In nome del Papa Re” Serafino il Perpetuo in “In nome del Papa Re” Catone il Censore in “Scipione detto anche l’Africano” e il Cardinale Rivarola in “Nell’Anno del Signore”. Ora dal 25 Maggio presso il Polo Espositivo Juana Romani prenderà il via nel quadro della rassegna Notti d’arte – Notti di Stelle – Notti di Cinema una rassegna sull’intera filmografia di Magni compresa quella da sceneggiatore iniziativa posta sotto il patrocinio del Premio David di Donatello. Nel frattempo è partito il lavoro per la costituzione a Velletri di una mostra permanente dedicata alla carriera del regista e di sua moglie sostenuta da numerosi loro amici e collaboratori. L’iniziativa è mirata a presentare alle nuove generazioni il grande lavoro di questa coppia nella vita e sul set che ha sempre anteposto alla notorietà l’umanità e l’umiltà che li contraddistingueva. Per questo progetto avremo le testimonianze di affermanti costumisti come Maurizio Millenotti che ha iniziato la sua carriera come assistente della Mirisola. Un grazie per il sostegno in questa fatica va alla famiglia del maestro Magni sua sorella Fiorella i nipoti Umberto e Mauro, all’Associazione Luigi e Lucia Magni a Cristiana Possenti e in particolare agli amici Paolo Pace e Stefano Ortolani sempre disponibili ad essere in prima linea. Sono già iniziati i contatti con importanti realtà del settore per reperire i fondi necessari, un grande apporto a tutto il progetto è dell’Alpa Cinema di Paolo Santapace che ha curato l’allestimento della mostra appena conclusa e curerà la parte tecnica della rassegna.

IX VELLETRI WINE FESTIVAL "NICOLA FERRI" bando

X VELLETRI WINE FESTIVAL NICOLA FERRI bando di concorso

Il Circolo Artistico La Pallade Veliterna, indice anche quest’anno la tradizionale collettiva di pittura scultura e grafica per l’assegnazio...